L'associazione S. Giuseppe Moscati: "Lavoro ai meritevoli" per Matteo Giomo tedoforo della fiaccola olimpica per la città di Treviso



Fa onore alla città di Treviso che, tra gli altri, abbia voluto assegnare a Matteo Giomo l'onore di portare la fiamma olimpica.
Matteo Giomo è ben conosciuto a Treviso.
Già la "Tribuna di Treviso" ebbe a segnalarlo l'anno scorso come Personaggio trevigiano dell'anno a pari merito con il primo.
Chi è Matteo Giomo?
E' il venticinquenne "diversamente abile" che ha saputo maturare in se una esemplare e degnissima personalità umana e cristiana; che fa onore alla Cittadinanza comunale, giacché il sindaco di Roncade, nell'anno 2000, già lo insignì della onorificenza della "Roncola d'oro", appannaggio di uomini illustri della laboriosa Città.

Ora, il sindaco di Treviso elegge a rappresentare la Città Capoluogo, "Lui", che, dai non addetti ai lavori, andrebbe visto come "Down", per una rappresentanza sportiva molto ambita. E lo ha fatto a ragion veduta, perché Matteo Giomo non è solo una persona che ha sviluppato in tutti i rapporti la sua meravigliosa personalità, ma è uno stimato operaio sotto ogni aspetto "in regola" presso la Cereria Ermini di Treviso, ed è più, come pochissimi, un campione sportivo che, nella sua categoria, si è collocato a livelli di rilevanza mondiale, come dimostrano le sue salite sul podio in Alaska, in Irlanda, in Giappone e le sue tante medaglie da Lui collezionate, ad attestazione delle sue vittorie.
Matteo è campione mondiale special olympics di Sci e Tennis Tavolo.

L?associazione S. Giuseppe Moscati: "Lavoro ai meritevoli" stima molto Matteo e lo segue con affetto.
In questa occasione ha molto apprezzato il riconoscimento da Lui ottenuto dalla importante amministrazione di Treviso, che certo aveva molto da scegliere; ne condivide l'alta e meritoria sensibilità e vuole a sua volta contribuire in modo concreto al riconoscimento ben meritato da Matteo. Per questo ha messo in atto un suo progetto, per rendere questo momento di Matteo, più ricco di affetto e significativo.
Ha deciso di pagare essa la "fiaccola olimpica" che resterà a ricordo dell'avvenimento. Trecentotrenta euro saranno raccolti da trecentotrenta amici di Matteo, membri dell'associazione o amici e simpatizzanti dell'Associazione stessa, che con un Euro a persona vorranno stringersi attorno al "Campione" con affetto.

E' importante che, quando Matteo guarderà quella lampada, si ricordi che essa non attesterà a lui soltanto il suo merito e il riconoscimento autorevole che gli si diede in un giorno particolare della sua vita, ma ricordi anche il grande patrimonio di affetti e stima che lo circonda e lo accompagna nei suoi giorni, di quanti parteciparono alla sua gioia, ben esperti della luce che sempre promana dal suo esempio e dal suo relazionarsi con gli altri


Padre Massimo Rastrelli
Napoli 16 gennaio 2006